Negli ultimi anni, le aziende hanno tentato di impiegare alcune delle tecnologie digitali più dirompenti, al fine di dotare e formare la propria forza lavoro con strumenti sempre più potenti, volti ad un incremento della produttività e dell’efficienza. Tra questi, la realtà aumentata e le tecnologie wearable. Dopo anni di progetti pilota con risultati altalenanti, i tentativi di utilizzare l’AR come soluzione “definitiva”, in ambienti operativi, sono in larga parte falliti. Il motivo è semplice: smartglasses e realtà aumentata da soli, non si sono dimostrati in grado di affrontare il problema della conoscenza tribale col quale molte aziende hanno a che fare, né hanno aiutato sotto il profilo delle necessarie pratiche di continuous improvement. Queste soluzioni hanno affrontato solo marginalmente il problema del divario di competenze e lo hanno fatto sovente a costi elevati. Negli ultimi anni, l'Intelligenza Artificiale è passata dall’essere una tecnologia costosa e difficile da scalare a un servizio scalabile che può essere incorporato a costi contenuti in prodotti progettati per assistere gli esseri umani. Parallelamente a questo cambiamento tecnologico, le organizzazioni industriali sono passate a una visione più olistica delle loro operations interne. Una visione che integra digitalmente, nel sistema di gestione operativo generale, i lavoratori in campo: l'Augmented Worker. Concentrandosi su questo concetto – e applicandovi la capacità di analizzare grandi masse di dati e interagire in maniera sempre più diretta e semplice con l’uomo – l’AI si sta rivelando mission critical per le attività operative aziendali. Cloudvision si propone di portare questi vantaggi ai lavoratori in campo, dotandoli di una piattaforma che li mette in grado di essere coadiuvati – oltre che da colleghi remoti – da assistenti virtuali e algoritmi di machine vision, nel portare a termine le loro mansioni.
Relatori:
Massimo Bruni, CEO di Cloudvision
FARETE È PROMOSSA E ORGANIZZATA DA
