L'incontro è gratuito e solo in presenza (e non è prevista la registrazione)
Anche l'export manager potrebbe usare impropriamente termini inglesi nelle proposte provocando conseguenze a volte inaspettate. Potremo chiedere il pagamento di una penale? Che danni intende farsi risarcire il compratore americano? Talvolta un accordo scritto in inglese rende difficile determinare il significato di termini che non trovano corrispondenza nei Paesi non anglofoni. La conoscenza di questi termini eviterà i più insidiosi malintesi.
Programma
• I termini usati negli accordi in inglese che non esistono nell'Europa continentale: cosa ci obblighiamo ad accettare se li utilizziamo? L'inglese ha sempre lo stesso significato? Cosa può cambiare in base al Paese delle Parti.
• Traduttori e interpreti e relative problematiche.
• Capire una proposta scritta in inglese: alcuni esempi di termini ingannevoli: non confondiamo!
• Gli errori più frequenti e le loro conseguenze.
• I falsi amici in business English.
• Perché si usano certi termini che ci sembrano insignificanti e che conseguenze hanno.
• Quali parole devono essere motivo di allarme nella corrispondenza?
• Come scrivere al cliente per sollecitare i pagamenti.
• Penali, garanzie, indennizzi e tipi di danno: come le capiscono gli italiani e come le intendono in altri Paesi.
• Casi aziendali.
Introduce e modera
Enza Lupardi - Responsabile Area Fisco e Diritto d'Impresa Nazionale e Internazionale
Relatori
Vartui Kurdjian - Studio legale Kurdjian